Ignis l’Arcangelo del fuoco di Massimiliano Gradante
L’autore ci trascina in un avvincente e originale viaggio, ricco di suspense e misteri, riuscendo a catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine attraverso l’immersione in un mondo incantevole e allo stesso tempo pericoloso, dove la magia e il mistero sono all’ordine del giorno. Il punto di forza del romanzo è il suo ritmo dinamico e veloce: la trama si sviluppa con agilità, alternando abilmente le situazioni in modo coinvolgente e riuscendo a tenere il lettore incollato alle pagine. Massimiliano Gradante, poi, dimostra maestria nel descrivere i personaggi, creando una varietà di sfaccettature e personalità che arricchiscono la narrazione.
Si tratta di un viaggio in un altro mondo, in un’altra era: Ignis, ultimo discendente degli Arcangeli del Fuoco, tornerà dal suo lungo esilio per vendicarsi di Omnibus, signore del Cielo, colui che l’ha privato di ogni cosa. Con l’aiuto del fratello Pyram, e di un gruppo di ragazzi apparentemente non collegati a lui, durante il cammino si imbatterà nei più classici sentimenti umani: amore, vendetta, redenzione, tradimenti. Parallelamente, nel nostro mondo, apparizioni improvvise e sogni inquietanti (il cui protagonista è sempre Ignis) accomunano la vita di cinque ragazzi. La narrazione procede così in maniera alternata, in un gioco narrativo interessante e che lascia il lettore sempre vigile.
Intervista:
- Quanti anni hai? Trentasei.
- Di dove sei? Di Castiglione delle Stiviere, provincia di Mantova.
- Di cosa ti occupi nella vita? Ho una palestra tutta mia, sono istruttore e personal trainer.
- Cosa ti ha spinto a raccontare questa storia? Sin da piccolo ho scritto dei racconti, ma è solo da qualche anno che ho ripreso questa mia vecchia passione. Per me la scrittura rappresenta una bella via di fuga dalla realtà.
- Perché hai scelto questo genere? Sono sempre stato un appassionato di horror e fantasy, mi piace fantasticare e creare mondi alternativi, con personaggi non reali ma che incarnano aspetti caratteriali tipicamente umani.
- Hai delle abitudini particolari durante la fase di scrittura? No, posso scrivere in mezzo a tantissimo rumore o immerso nel più totale silenzio. Per me è un bisogno e quindi, appena lo avverto, mi metto all’opera, come fosse una medicina.
- Hai intenzione di scrivere altri libri? Mi piacerebbe ideare un seguito a questa storia e anche recuperare miei vecchi racconti.
- Se dovessi utilizzare un aggettivo per il tuo libro, come lo definiresti? Vero, perché racchiude tutto me stesso, ogni personaggio ha le mie sfaccettature.
- Come è nata l’idea? Mi sono basato su una canzone strumentale che ho sentito e da lì ho iniziato a fantasticare.
- Quando scrivi un libro hai già tutta la storia in mente? No, la elaboro strada facendo, è come un fiume che scorre.
- A quale personaggio ti senti più vicino? Ad Alex, perché ha un forte spirito di sacrificio, è umile, ironico, si preoccupa degli altri e mette il loro bene al primo posto.
- Come ti sei sentito dopo aver finito il libro? Libero, scrivere mi permette di sfogarmi più di un allenamento. E poi ho avuto anche parecchie soddisfazioni.
- Secondo te quanto è importante oggi leggere, lasciarsi trasportare in altri mondi, in altre vite? Tantissimo. Per fortuna c’è ancora molta gente che ama leggere i libri cartacei che per me sono più affascinanti, sanno regalare emozioni diverse.
- Che cosa diresti ai nostri lettori per convincerli a comprare il tuo libro? Che nel libro ci sono situazioni ed ostacoli che ognuno di noi potrebbe affrontare nella vita, è una storia che riesce ad offrire anche aiuto e consiglio.
- Com’è stata la tua esperienza con noi? Ottima, sotto ogni aspetto: disponibilità, solidarietà, precisione e organizzazione.
Ignis l’Arcangelo del fuoco di Massimiliano Gradante
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